Dott. Mozzi: Sindrome delle gambe senza riposo

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La sindrome delle gambe senza riposo, conosciuta anche come disturbo del movimento periodico degli arti, è una patologia caratterizzata da una sensazione di irrequietezza a una o a entrambe le gambe, con il bisogno impellente di muoverle. I pazienti colpiti dalla sindrome fanno fatica a definire i sintomi con precisione: solitamente avvertono contrazioni notturne delle gambe, irrequietezza motoria, movimenti incontrollati, necessità di muovere gli arti inferiori, prurito, solletico, formicolii alle gambe.

Secondo la medicina tradizionale, questo disturbo neurologico può avere forma primaria o secondaria. Quando si manifesta in forma primaria, solitamente non è possibile risalire alla causa. Meno frequentemente, ha forma secondaria ed è dunque associata ad altre patologie, disturbi o condizioni, come per esempio l’insufficienza renale, il diabete di tipo 2 e le lesioni del midollo spinale.

In casi lievi della patologia, solitamente i medici consigliano come prima cosa un cambiamento dello stile di vita: ritmi sonno/veglia più regolari, alimentazione sana, esercizio fisico.

Nei casi particolarmente gravi, possono eventualmente prescrivere una terapia di farmaci per il morbo di Parkinson o anticonvulsivanti.

I consigli del dottor Mozzi

Nell’opinione del dottor Mozzi, questa patologia è da accomunare ad altri tipi di tremore, ad esempio alle mani o alle spalle: in tutti questi casi si tratta di un problema di alimenti pesanti che indeboliscono il sistema immunitario, portandoci a perdere il controllo dei muscoli volontari. A suo parere, questo tipo di patologie è segnale di un sistema immunitario particolarmente sensibile, che richiede di essere trattato con cautela.

Se da un lato, quindi, il dottore sconsiglia l’assunzione di farmaci, dall’altro raccomanda invece di prestare particolare attenzione alla cena, ossia nel momento della giornata in cui è più probabile che si manifestino i sintomi. È quindi preferibile semplificare il più possibile il processo di digestione al fine di non “appesantire” il sistema immunitario.

Il metodo migliore sarebbe provare a saltare la cena. Se non è possibile, il dottore consiglia di consumare un pasto molto leggero e mirato, preferibilmente entro le 18, e andare a dormire dopo le 22. In questo modo, il processo di digestione sarà già terminato prima di andare a letto.

Sono poi assolutamente sconsigliati tutti gli alimenti contenenti zuccheri di qualsiasi tipo, come dolci, frutta, cereali e simili, che rischiano di causare un immediato aggravarsi dei sintomi. Anche i cosiddetti “dolci senza zucchero” vanno evitati, poiché contengono dei dolcificanti spesso ricavati dai cereali. Bastano anche quantità molto piccole, come le caramelle, per notare un immediato indebolimento delle difese immunitarie.

Alimenti particolarmente consigliati sono invece verdure, pesce e carni magre che siano adatti al nostro gruppo sanguigno e cotti in modo leggero (niente piatti fritti o impanati). Come ulteriore precauzione, in caso di sintomi il dottor Mozzi consiglia inoltre delle gocce di tintura madre alla Camomilla romana prima di dormire.

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